I piani di lavoro della cucina, comunemente detti top, possono essere realizzati in vari materiali. In commercio, infatti, ci sono così tanti tipi di rivestimento per top cucina che sceglierne uno per la propria cucina è diventata un’impresa. Oggi ci occupiamo di un materiale che, dobbiamo essere sinceri, viene usato sempre meno nelle cucine degli appartamenti ma che trova largo uso nelle tavernette o tra i cultori del arredamento “rustico”. Stiamo parlando dei top cucina in ceramica.
La ceramica è il risultato dell’unione di diversi componenti tra cui argilla, ossidi di ferro, sabbia e quarzo. Variando la temperatura di cottura e la quantità dei componenti oppure aggiungendone altri, come la silice o l’allumina, si possono ottenere diversi tipi di ceramiche: terraglie, maiolica e porcellana sono per lo più decorative. Quelle che possono essere usate per rivestire il piano della cucina sono il cotto, ma è sconsigliato perché troppo assorbente, e soprattutto il gres porcellanato.
Il grès è una ceramica a pasta compatta e dura, non porosa. La cottura avviene ad una temperatura di circa 1200-1300 °C in forni lunghi sino a 140 m dove la materia prima è portata gradualmente alla temperatura massima, lì mantenuta per circa 25-30 minuti, e sempre gradualmente viene raffreddata sino a temperatura ambiente. Il processo di cottura determina la ceramizzazione/greificazione dell’impasto, da cui la parola “grès”, attribuendone le tipiche caratteristiche di robustezza, impermeabilità, longevità.
Con le attuali tecnologie produttive si possono ottenere piastrelle con formati variabili da 5×5 a 180×180 cm, con spessori da 7 a 16 mm, smaltate o meno, con colori che variano a seconda dei composti ferrosi presenti. In termini di resistenza al calore e ai graffi ha le stesse qualità del marmo. Inoltre non si macchia, ha una porosità bassissima ed è a buon mercato. Piccolo inconveniente sono le fessure tra le piastrelle, nelle quali si annida lo sporco e possono risultare difficili da pulire.
Per concludere, vi segnaliamo un particolare tipo di grès laminato che si chiama Kerlite. Nasce dalle stesse “famiglie” di materie prime con le quali si producono le piastrelle di ceramica tradizionali in grès porcellanato ed è ottenuto tramite presse automatizzate. Viene prodotto in lastre intere di 300×100 cm con spessore variabile tra i 3 e i 7 mm. Viene utilizzato per rivestire gli esterni degli edifici, le pavimentazioni interne ma va benissimo anche per i bagni e le cucine. Se volete un top, in ceramica e moderno allo stesso tempo, è sicuramente una delle soluzioni migliori.