La cocciniglia attacca diverse specie di piante ornamentali quali il pittosporo, maonia, agrifoglio, piracanta, berberis, orchidee, aralia, tasso ecc. ma predilige la camelia dove infesta le foglie e i fiori causando deperimenti vegetativi, clorosi e in casi più gravi filloptosi.
La melata che produce imbratta le foglie agevolando così l’instaurarsi della fumaggine che di conseguenza inibisce la fotosintesi.
Compie una sola generazione l’anno e sverna come neanide lungo la nervatura della pagina inferiore della foglia.
Le neanidi a primavera raggiungono la terza età e nel mese di maggio la femmina diventa matura.
La riproduzione è partenogenetica e la femmina forma un sacco ovigero, dove nel suo interno si trovano circa un migliaio di uova; le neanidi nate in giugno e luglio si preparano a superare l’inverno generalmente al secondo stadio di sviluppo. Nelle serre la cocciniglia riesce a compiere due generazioni.
Antagonisti predatori di uova e neanidi sono i coleotteri coccinellidi Exochomus quadripustulatus e Chilocorus bipustulatus.
Nell’ambito della lotta biologica si può intervenire con oli “Narrow range”. Nella lotta chimica si usano oli bianchi attivati con Fenitrothion, Diazinon, Clorpirifos-metile ecc.